DI COSA TRATTA IL MIO LIBRO "UNO SGUARDO AL CIELO STELLATO"?
Qui di seguito trovate una descrizione più approfondita di cosa troverete nel libro, con degli estratti.
Si, a tutti, almeno una volta nella vita, sarà capitato di alzare gli occhi al cielo in una notte stellata e restare rapito dal fascino delle luminose. E' una sottrazione mentale non volontaria, che ci aliena da tutto ciò che ci circonda in prossimità, per trasportarci con la mente verso un "immenso" lontano e bellissimo, consapevolmente irraggiungibile, e per tale ragione carico di un accattivante fascino. L'osservazione del cielo è una esperienza atavica. Nasce con l'essere umano. Oggi distratti da tante altre cose e complice il fatto che il cielo è poco visibile per la troppa luce terrestre, ce ne siamo dimenticati. Inoltre la pratica non viene canonicamente insegnata nelle scuole. Nel mio libro cerco di insegnarvi come osservare il cielo e fornire elementi base di astronomia, in un modo assolutamente fruibile e ragionato, e cioè alla portata davvero di tutti. Riscoprirete il perché è utile farlo e tante curiosità che accompagnano questa pratica. Imparerete a riconoscere stelle i pianeti e le costellazioni, con le storie e le tradizioni che attraverso esse ci hanno tramandato gli antichi. Inoltre troverete alla fine un giocoso test per capire quanto siete stati bravi ad acquisire le informazioni. Sarà davvero l'inizio di una grande viaggio verso un qualcosa che, seppur lontano, anzi lontanissimo, ci appartiene! Il lavoro è suddiviso in cinque capitoli. Dapprima vi fornisco delle motivazioni sul perché è utile per noi esseri umani moderni saper osservare il cielo a occhio nudo come facevano gli antichi. Il secondo capitolo descrive in maniera semplice e riassuntiva il sistema solare, è qui che ci troviamo! Poi segue una breve descrizione di come è fatto l’universo. Nel quarto e nel quinto capitolo imparerete a osservare il cielo. Riporto all’uopo anche le mappe di alcune costellazioni con l’indicazione delle stelle principali. Si chiude con un test a risposta multipla per giocare e capire ciò che si è appreso. 100 quiz da fare per passare il tempo! Si, è un libro pensato da leggere in piena “leggerezza” e libertà, questo è stato sin da subito l’obiettivo. Da portare con se nei momenti di svago, su un prato, sulla spiaggia, comodamente seduti in casa in relax, eccetera. La sua lettura sarà davvero un modo per viaggiare lontano restando fermi. E siccome le distanze nell’Universo sono enormemente grandi (come imparerete) nulla sarà di così tanto vero. Dal momento che il cielo stellato è fonte di capacità creativa poetica e sublime, per onorare alcuni grandi scrittori del passato, sono riportate a contorno delle poesie di autori che proprio dalle stelle hanno tratto ispirazione. Bene, adesso provate a immaginate di trovarvi in un luogo buio, comodamente seduti o sdraiati a terra su un prato e guardare lo spettacolo unico che vi si paventa davanti. Continuate a immaginare e rilassatevi ancora, e notate che più passa il tempo e state a guardare, più appaiono, come per magia, altri puntini luminosi. L’occhio si sta abituando al buio e voi godete di uno spettacolo sempre più affascinante. Ora, ancora, pensate che sapete muovervi nel cielo, riconoscere le stelle e individuare delle forme che alcuni raggruppamenti di esse possono formare. Che bella sensazione! Inoltre potete divertirvi a formarne quante ne volete! Come fanno i bambini con le nuvole. Insomma è davvero l’inizio di un grande viaggio, il più lontano che possiate compiere! Buona lettura!
Alcuni brevi estratti
Presentazione
Questo lavoro è frutto di un impegno che, negli anni scorsi, mi ha portato ad acquisire conoscenze sul cielo stellato. Da qui, il desiderio di trasferire tali nozioni ad altre persone, ad esempio attraverso le serate di osservazione astronomica alle quali ho partecipato o che ho organizzato nelle notti estive in Calabria. Persuaso dal fatto che la scienza e la cultura più in generale “debbano scendere in piazza”, per raggiungere un pubblico potenzialmente incuriosito e interessato, lo scopo di questa divulgazione è quello di avvicinare le persone alla pratica di osservare la volta celeste e far godere loro di uno spettacolo unico, reso ancora più affascinante dalle storie, dai “misteri” e
dalle curiosità scientifiche che lo caratterizzano. Cosa si cela dunque dietro un semplice “sguardo al cielo stellato”? Tantissimo!
Ho cercato di riportare e descrivere alcuni aspetti sull’argomento, precisando che questo elaborato non è sicuramente un contenitore esaustivo di nozioni su materie inerenti all’astronomia e alla scienza in generale. È piuttosto una raccolta di informazioni da cui trarre spunti e acquisire una visione d’insieme, su cosa significhi e su cosa possa implicare l’osservazione astronomica visiva oggi.
In seguito il lettore, se interessato, potrà dedicarsi a ulteriori studi e approfondimenti sulla tematica. Il linguaggio di comunicazione utilizzato è volutamente semplice e quanto più possibile sintetico per cercare di rendere il testo facilmente fruibile. Dapprima saranno enunciate alcune motivazioni che aiuteranno a comprendere quanto e perché sia utile osservare il cielo. Si farà brevemente riferimento altresì ad alcuni eventi di osservazione astronomica realizzati per il pubblico. Successivamente sarà tracciato un breve viaggio nel cosmo che parte dal sistema solare (dove ci troviamo), descritto nei suoi componenti principali, e continua, a grandi linee, verso l’Universo per come oggi lo conosciamo. Verranno poi forniti dei consigli pratici per effettuare l’osservazione visiva del firmamento. Allo scopo saranno descritte alcune costellazioni del cielo estivo boreale con le loro stelle principali. È questa una scelta precisa, dal momento che probabilmente d’estate, date le condizioni climatiche più favorevoli, è più facile approcciarsi per la prima volta all’osservazione dedicata al cielo notturno. Per ogni costellazione saranno riportati in sintesi i racconti mitologici che ne caratterizzano la presenza sulla volta celeste. Inoltre, considerato che osservare il firmamento è da sempre un importante fattore d’ispirazione per l’animo umano, il testo è arricchito da alcuni dei versi più belli di poeti noti. Il lavoro si conclude sottoponendo al lettore alcuni test volutamente pensati come brevi e giocose esercitazioni sui temi dell’astronomia.
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CAPITOLO I
Perché osservare il cielo
Se è certo che gli antichi furono grandi osservatori del firmamento e che questa pratica fu per loro necessaria, oltre che piacevole, ci possiamo chiedere a cosa possa servire all’essere umano odierno, saper riconoscere le stelle. Appare ovvio che, con la diffusione capillare della tecnologia oggi a disposizione, scompare l’esigenza di orientarci con l’uso degli astri, a differenza di quanto accadeva per i nostri avi. Allora perché porre uno sguardo al meraviglioso cielo stellato e riuscire a distinguere un oggetto luminoso piuttosto che un altro? Effettivamente le motivazioni possono essere diverse. Vediamone alcune di seguito.
Concepire un concetto di natura “più ampio”
Scrutare il cielo può essere un buon viatico per acquisire conoscenze, che permettono di assumere consapevolezza su come è fatta la natura, al di là di ciò che normalmente percepiamo con i nostri sensi. Nel tempo sono state affinate tecniche e strumenti che hanno ampliato le nostre capacità di esplorare. Questo ci ha consentito di rivelare aspetti stupefacenti sulla realtà che ci circonda. Alcuni di essi, in passato, erano rimasti al più, solo studi teorici.
Basti pensare che, solo da pochi secoli abbiamo la certezza che la Terra giri intorno al Sole e non il contrario. Per molto tempo ha retto lo schema geocentrico ipotizzato dai filosofi e astronomi antichi tra i quali, Eudosso di Cnido (Cnido, 408 a.C. - 355 a.C.) che lo proprose, Aristotele (Stagira, 384 a.C. - Calcide, 322 a.C.) e Claudio Tolomeo (Pelusio, 100 d.C. Alessandria d’Egitto, 178 d.C.), da cui prese l’espressione di sistema tolemaico.
Tutto ciò fu confermato da Galileo Galilei (Pisa, 1564 - Arcetri, 1642).
Lo scienziato italiano, grazie alle sue osservazioni con un telescopio autocostruito, riuscì a dimostrare la reale esistenza del sistema eliocentrico (il Sole al centro e tutti i pianeti orbitanti attorno ad esso), in linea con le ipotesi dell’astronomo polacco, Niccolò Copernico (Torun, 1473 Fromborn, 1543), già introdotte molto tempo prima dal filosofo greco, Aristarco di Samo (Samo, 310 a.C. - 230 a.C.).
Oggi le conoscenze astronomiche mettono in evidenza numeri e fenomeni sorprendenti, a volte impensabili. Ecco alcuni esempi.
Apprendiamo notizie riguardo la formazione di grandi vortici atmosferici terrestri che determinano le variazioni meteorologiche. Ma cosa sono questi fenomeni, sia pure straordinari, difronte a quelli presenti in natura, su altri pianeti? L’esempio più celebre è la Grande Macchia Rossa di Giove. Si tratta di un enorme tempesta anticiclonica, permanente (risulta presente da almeno tre secoli), con un diametro variabile nel tempo, capace, in passato, di contenere fino ad anche tre volte la Terra o, è lo stesso dire, che misurava circa 36.000 chilometri!
CAPITOLO II
Senza andare “troppo” lontano.
Il nostro sistema solare.
La maggior parte delle persone a cui, durante gli incontri dedicati ad attività astronomiche, ho posto la domanda – Qual è la stella più vicina a noi? –, ha risposto correttamente – Il Sole –. Effettivamente è proprio così. Non esisterebbe la Terra né gli altri corpi celesti a noi più vicini, se tanto tempo fa, non si fosse formata la nostra stella. Come tutte le altre, essa ha avuto una “nascita”, ha una fase di “vita stabile” e subirà una inesorabile “morte” (ultima fase evolutiva), che determinerà la sua trasformazione in un altro oggetto celeste (ciò che ne resta).
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CAPITOLO III
Uno sguardo oltre al sistema solare.
Cosa c’è nell’Universo? Cosa potremmo incontrare se immaginassimo di fare un viaggio a spasso nello spazio, una volta usciti dal nostro sistema solare? La risposta a questa domanda è: “Diversi oggetti, ognuno con particolari e spettacolari caratteristiche”. In base al modello cosmologico più accreditato, l’Universo si formò circa 13,8 miliardi di anni fa a causa di un particolare fenomeno noto col nome di big bang.
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CAPITOLO IV
Osserviamo il cielo
Di seguito darò alcuni consigli e altre informazioni specifiche riguardo l’osservazione astronomica visiva.
È bene precisare che tale attività può favorire certamente un benessere emotivo, ma si possono anche avere vantaggi fisici. Infatti, normalmente si svolge in luoghi dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo o è nullo. All’uopo si prestano bene le zone di montagna e quelle collinari, dove tra le altre cose, l’aria dovrebbe essere più ionizzata e pura rispetto ai centri abitati, e dove c’è più silenzio.
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CAPITOLO V
Alcune costellazioni visibili in estate più in dettaglio.
Di seguito sono descritte alcune costellazioni che per noi (boreali) sono visibili nelle ore serali delle nostre notti estive (sono comprese le circumpolari visibili tutto l’anno). Nelle immagini, ognuna è indicata da una freccia ed è raffigurata dall’unione dei segmenti congiungenti le stelle di appartenenza (alcune delle quali sono evidenziate con le lettere dell’alfabeto greco) e dal relativo disegno pittorico. Per ciascuna è riportata, inoltre, una sintesi della storia mitologica classica (ricordo che esistono tante versioni dei miti) che ne caratterizza la presenza sulla volta celeste e come è possibile trovarla in cielo. Sono altresì riportati i nomi di alcune delle stelle più importanti con il loro significato.
ORSA MAGGIORE
Mitologia
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L’Orsa Maggiore fa capo alla leggenda della ninfa Callisto, figlia di Licaone, Re della regione greca Arcadia. La ninfa era una bellissima fanciulla votata alla dea Artemide, cui aveva dedicato la sua verginità. Rapita dal fascino della natura, passeggiava a lungo nei boschi, nel corteo che accompagnava la dèa della caccia. Un giorno il grande Zeus, il re degli dèi, vide Callisto mentre riposava tranquilla all’ombra di un maestoso albero. Ammaliato dalla sua bellezza ed essendo a lui nota la ritrosia della fanciulla, ricorse a uno stratagemma per avvicinarla. Grazie ai suoi poteri, assunse le sembianze di Artemide.
Dov’è l’Orsa Maggiore in cielo?
La costellazione dell’Orsa Maggiore è presente sulla volta celeste per tutto l’anno essendo circumpolare. Nonostante l’intera figura non sia sempre semplice da vedere, a causa della sua grande estensione e della bassa luminosità di alcune sue stelle, si può individuare in cielo grazie alla sua porzione principale, un agglomerato fatto di sette stelle: l’asterismo chiamato Grande Carro. Per via della sua forma particolare e per la brillantezza delle sue componenti esso è il vero protagonista della volta celeste boreale. Ne è di fatto il principale riferimento: con alcuni semplici allineamenti, partendo da alcune sue stelle, si raggiungono tante altre costellazioni del nostro emisfero.
Alcune stelle dell’Orsa Maggiore
a. Dubhe
Il suo nome deriva dall’arabo al tharr al dubb al akbar, che significa il dorso della Grande Orsa.
Appendice B
Test
Di seguito riporto due serie di quesiti a risposta multipla. Alla fine troverete le soluzioni esatte. Ci saranno argomenti non trattati nelle pagine precedenti che potranno essere da stimolo per approfondimenti su testi e siti internet specifici.
Test N°1
1) Quanti sono i satelliti di Giove?
a. Oltre 50
b. 20
c. 4 (quelli visti da Galileo)
d. Giove non ha satelliti
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE. BUONA LETTURA!
P.S. AL MIO GATTO SEMBRA ESSERE PIACIUTO!
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DI COSA TRATTA IL MIO LIBRO "500 e uno quiz di astronomia per imparare e divertirsi"?
Qui di seguito trovate una descrizione più approfondita di cosa troverete nel libro, con degli estratti.
Presentazione
Sono passati ormai tanti anni, da quando, ancora studente di Fisica all’Università, mi appassionai in maniera indipendente all’Astronomia. Mi convinsi subito che una materia tanto affascinante andasse raccontata anche agli altri. Per questo cominciai a organizzare e condurre serate di osservazione astronomica per il pubblico, “portando” la scienza nei luoghi, utilizzando un linguaggio semplice. Questo è sempre un modo apprezzato per trasferire le informazioni: sotto un bel cielo stellato l’atmosfera diventa certamente più coinvolgente. Oggi, come allora, trovo sia utile parlare di scienza a più livelli, usando diversi metodi, in parallelo al modo in cui si fa nel mondo accademico. Inoltre, ritengo sia importante che le nozioni arrivino alle persone con un certo grado di leggerezza. Così facendo, viene favorito l’apprendimento di concetti o anche solo di quelle “parole chiave” che, successivamente, possono diventare veicolo per ulteriori approfondimenti. Detta in altri termini: “È certamente più facile trovare una strada nel buio se c’è una luce, seppur fioca, che te ne mostri l’imbocco!”.
Nel libro sono proposti diversi temi scientifici con particolare riferimento all’astronomia, la cui fruizione è affidata a cinquecento questionari a risposta multipla. Il tentativo è quello di trasferire le informazioni stimolando l’apprendimento attraverso il divertimento e il gioco. Il lavoro è diviso in cinque capitoli, ognuno composto da cento quiz, disposti in maniera ragionata. Dapprima vengono riportate nozioni generali sulla storia dell’astronomia, con cenni, ad esempio, a quei popoli antichi che hanno influenzato l’osservazione astronomica di noi occidentali moderni. In tale ambito si fa riferimento anche ad alcuni esseri umani geniali del passato e del nostro tempo che, con le loro intuizioni, hanno dato un contributo all’avanzamento del sapere scientifico.
Il percorso continua con il Sistema solare, ossia, dove ci troviamo. In questa parte sono riportate informazioni sul Sole, sui pianeti e gli altri oggetti celesti che lo costituiscono.
Il viaggio va avanti con l’Universo e i suoi componenti, ad esempio: quando è nato, cosa sono le galassie e altri strani e bizzarri oggetti che lo popolano.
Giungiamo al quarto capitolo che riguarda l’osservazione diretta del cielo, che non può mai mancare! La sezione contiene nozioni principali su come svolgere questa pratica e i nomi delle principali stelle e costellazioni protagoniste del firmamento.
La carrellata si conclude con l’esplorazione spaziale. Qui si riportano alcune delle principali missioni che hanno permesso agli esseri umani la realizzazione della, tanto sognata, conquista dello spazio. Questa corsa, del resto, ha fortemente contribuito al raggiungimento dell’avanzamento tecnologico che, in modo capillare, ha coinvolto e coinvolgerà, sempre più, la vita di tutti noi. Negli ovvi limiti, lo scopo di questo elaborato è quello di fornire un’infarinatura di base degli argomenti, suscitando curiosità e spunti per ulteriori letture, che ognuno potrà compiere su altri testi o in rete. Il suggerimento è quello di rispondere ai quesiti anche se non si è sicuri di quale sia la soluzione. Successivamente, l’invito è di consultare il correttore e rileggere la risposta giusta. In questo modo l’apprendimento dell’informazione potrà essere favorito. Nel testo del singolo quiz, le parole in corsivo rappresentano la focalizzazione dell’argomento trattato, affinché resti più agevolmente impresso. Per giocare ancora un po’, il lavoro si conclude con cinque cruciverba a tema, dove, alla fine, troverete le relative soluzioni. Non mi resta che augurarvi una buona lettura e buon divertimento!
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